Collezione Maramotti

Risale agli anni Settanta il proposito di Achille Maramotti di costituire una raccolta d’arte contemporanea che diventasse un luogo di fruizione estetica e intellettuale, aperto a un pubblico di appassionati. Fino al 2000 un certo numero delle opere acquistate erano esposte negli spazi di passaggio dello stabilimento Max Mara di via Fratelli Cervi per promuovere una quotidiana, stimolante convivenza fra creatività artistica e disegno industriale. Non è perciò un caso che questo edificio, sia ora divenuto la sede permanente  della Collezione Maramotti.

Analisi delle valorizzazioni

La Collezione Maramotti si distingue per una marcata prevalenza di strategie enunciative di soggettivazione forte, evidenziata dal fatto che il 75% dei commenti analizzati adotta la prima persona singolare o plurale per descrivere l’esperienza di visita.
Dal punto di vista valoriale, non emerge una categoria dominante in modo assoluto. Le valorizzazioni pratiche risultano le più frequenti (39%), ma si intrecciano, come evidenziato dal quadrato semiotico, con le altre categorie, in particolare con la valorizzazione critica (30%, con 5 co-occorrenze con quella pratica) e, in misura minore, con la valorizzazione utopica (16%, con 2 co-occorrenze rispettivamente con le categorie pratica e critica). La valorizzazione critica, in particolare, presenta un numero maggiore di co-occorrenze con le strategie di soggettivazione forte.
La molteplicità delle articolazioni valoriali si chiarisce attraverso l’analisi delle frequenze delle sotto-valorizzazioni, le quali mostrano una polivalenza di categorie. In primo luogo, in linea con quanto osservato negli altri musei analizzati, vi è una forte presenza di riferimenti ai luoghi in cui vedere cose: 9 segmenti codificati menzionano beni culturali, o comunque elementi da osservare o fruire. L’attenzione si concentra soprattutto sulla collezione permanente e sugli artisti europei e americani in essa presenti:

“[…] Vi sono circa 200 opere esposte della collezione permanente […] (n°20);
“Splendida collezione di circa 200 opere di artisti europei e americani dal 1945 ad oggi […]” (n°14);
“[…] Opere presenti uniche… Fontana, Licini, Parmiggiani… […]” (n°19).


Oltre a questo aspetto, comune alla maggior parte dei musei, ciò che distingue la Collezione Maramotti nella percezione dei visitatori è l’essere un luogo dell’unicità (5 segmenti), un luogo economico (5 segmenti riferiti alla gratuità dell’ingresso), ma soprattutto, in quanto categoria critica che emerge con maggiore evidenza rispetto agli altri casi analizzati, un luogo per intenditori.
Quest’ultima dimensione si riflette in 5 segmenti in cui i commenti costruiscono discorsivamente una competenza esperta o l’uso di un linguaggio specialistico, rivelando una familiarità con il mondo dell’arte. Ciò si manifesta attraverso:
l’utilizzo di terminologia specifica:

“[…] Mostly works from Italian artists (Arte povera; Arte concetuale; Arte minimaliste) and American artists; some Germans. Nearly no street art. […]” (n°3);

il richiamo ad autorità riconosciute nel campo:
“[…] come sosteneva Philippe Daverio, bisognerebbe vedere una sola opera alla volta […]” (n°9);

valutazioni critiche sulla fruizione e sull’approfondimento delle opere:
“[…] I would like to delve deeper into both the authors and the works” (n°7);
“[…] Ciò che mi ha deluso profondamente è stata la scelta di non illustrare puntualmente le opere e gli artisti […] È stata un’occasione mancata, sia per noi visitatori, sia per la nostra accompagnatrice. A parer mio è sempre un valore aggiunto ampliare le conoscenze del visitatore e stimolare un confronto e uno scambio culturale che con questa modalità di visita è rimasto soffocato.” (n°8).

Sentiment and reputation analysis

Reputation

I commenti sulla reputazione riguardano la percezione a lungo termine della Collezione Maramotti, il suo valore nel panorama culturale e l’impatto che ha sulla comunità artistica e sul pubblico generale.

La reputazione positiva si collega ai seguenti temi:

Valore culturale: La Collezione Maramotti è riconosciuta come una delle più importanti collezioni private di arte contemporanea in Italia, con un’elevata considerazione per la qualità e la varietà degli artisti presenti.

Riconoscimento internazionale: La collezione è rispettata sia a livello nazionale che internazionale per la sua selezione raffinata di opere e per il suo impegno nella promozione dell’arte contemporanea.

Rilevanza per la comunità locale: La trasformazione dell’ex stabilimento Max Mara in un museo d’arte è vista come un contributo positivo alla comunità di Reggio Emilia e all’Italia in generale.

La reputazione neutra o mista si sofferma sui temi dell’accessibilità e della fruibilità. Alcuni commenti, pur lodando la qualità della collezione, evidenziano che l’obbligatorietà della visita guidata potrebbe scoraggiare una fruizione più libera e accessibile, limitando l’attrattività per un pubblico più ampio.

Sono presenti anche commenti sulla percezione di esclusività non del tutto gradita ai visitatori. La Collezione Maramotti viene vissuta come un’istituzione riservata a un pubblico di élite, a causa dell’obbligo di prenotazione e della rigidità nella fruizione.

Sentiment

Valore sentiment dei commenti: 4.8
In generale, la Collezione Maramotti gode di una reputazione molto positiva, particolarmente apprezzata per la qualità delle opere e la professionalità del personale. Tuttavia, ci sono alcuni margini di miglioramento riguardanti l’organizzazione delle visite e la gestione delle informazioni sulle opere, che potrebbero rendere l’esperienza più soddisfacente per un pubblico più ampio.

I commenti sul sentiment riflettono le reazioni immediate e personali dei visitatori riguardo alla loro esperienza alla Collezione Maramotti. Questi commenti si concentrano sulle emozioni provate e sulle impressioni raccolte durante la visita, sia positive che negative.

Sentiment positivo si articola su questi elementi:

Qualità artistica: La collezione è lodata per la sua varietà e selezione di opere d’arte moderna e contemporanea.

Guida e staff: Le guide ricevono elogi per la loro preparazione e la capacità di coinvolgere il pubblico.

Esperienza gratuita: L’ingresso gratuito con visita guidata inclusa è un aspetto molto apprezzato.

Ambiente e contesto architettonico: La location è spesso menzionata come parte integrante di un’esperienza artistica positiva.

Il sentiment neutro o misto invece mette in evidenza:

Visite guidate obbligatorie: Alcuni apprezzano la guida ma trovano il ritmo della visita troppo veloce o lento, desiderando maggiore flessibilità.
Informazioni sulle opere: Alcuni ritengono che la spiegazione delle opere potrebbe essere più approfondita, con un maggior livello di dettaglio.

Sono presenti anche commenti con sentiment negativo anche se non si riflette nel rating assegnato:

Scarsità di informazioni dettagliate: Critiche alla mancanza di spiegazioni approfondite sulle opere, percepita come una scelta limitante per chi cerca un’analisi più dettagliata.

Logistica e comfort: Alcuni commenti evidenziano la mancanza di servizi essenziali come bagni e sedute.


Esempi di strategie enunciative verbali

Soggettivazione forte nelle enunciazioni verbali

“Molto bella e ampia la collezione, con alcune opere veramente interessanti. Ciò che mi ha deluso profondamente è stata la scelta di non illustrare puntualmente le opere e gli artisti, ma di fornire solamente indicazioni molto “alte”, accompagnando perlopiù il visitatore nel percorso. Ci è stato più volte specificato che è una scelta della Famiglia Maramotti il non voler “saturare” il visitatore con nozioni. Una scelta che non riesco a comprendere, tenuto conto che c’era comunque una persona dedicata ai visitatori. E tra il poco e la saturazione si può raggiungere un giusto compromesso. È stata un’occasione mancata, sia per noi visitatori, sia per la ns accompagnatrice. A parer mio è sempre un valore aggiunto ampliare le conoscenze del visitatore e stimolare un confronto e uno scambio culturale che con questa modalità di visita è rimasto soffocato.”

“Abbiamo trascorso due ore davvero piacevoli e interessanti, accompagnati dalla guida molto gentile.”

“Il mese scorso sono venuta a visitare la vostra collezione d’arte,con mia figlia. Ne è valsa davvero la pena. E’ stata una esperienza molto interessante e ricca di stimoli. Un viaggio nell’arte del secondo dopo guerra,tutto molto curato e luminoso, in ampi spazi adatti a dar respiro alle opere. Gratuito. Accogliente,gentile e preparato il personale. Un grazie speciale a Emma che è riuscita a presentarci le oltre duecento opere, contestualizzandole nelle correnti pittoriche e nel periodo storico,in modo esauriente ,chiaro e accessibile anche ai meno ferrati,soprattutto tenendoci  interessati. Grazie. Brava Emma. Un’esperienza da ripetere e consigliare.”

“Se avessi una collezione vicino casa di questo livello, la visiterei e la rivisiterei una volta al mese, leggo alcune critiche e sorrido, ma quanto hai pagato l’ingresso per avere la presunzione di giudicare?!?!??? Questi già che ti mettono a disposizione questa meraviglia di capolavori, tu dovresti solo guardare, arricchirti e ringraziare. Beh, io lo faccio qui: grazie alla famiglia Maramotti, grazie alla ns guida e a tutti coloro che ci hanno consentito questa full immersion d’arte. A quando un Boetti colorato in collezione? :-)”

Soggettivazione debole nelle enunciazioni verbali

“Splendida collezione di circa 200 opere di artisti europei e americani dal 1945 ad oggi. Le opere sono esposte nei locali della prima fabbrica Max Mara ristrutturata in modo da mantenere le caratteristiche originali e un ambiente molto luminoso per la presenza di grandi vetrate. Molto interessanti anche le mostre temporanee dedicate ad artisti emergenti. L’ingresso è gratuito, ma è obbligatoria la prenotazione che comprende la visita guidata dei due piani.”
 
“Bellissima collezione per scoprire grandi artisti. Dalla sua apertura, la Collezione Maramotti ospita mostra temporanee importante e il Max Mara women prize. Luogo da scoprire e visitare con regolarità.” 

Oggettivazione forte nelle enunciazioni verbali

Una collezione d’arte figurativa che è pure un museo privato della famiglia Maramotti . L’edificio che accoglie la collezione era un tempo il vecchio stabilimento della Max Mara oggi convertito in museo d’arte. La comprende un sacco di capolavori dell’arte moderna italiani e stranieri: da Fontana a Burri, da Mimmo Paladino a Towmbky. Per la visita e’ indispensabile la prenotazione.” 

Oggettivazione debole nelle enunciazioni verbali

“Maramotti Collection in Reggio Emilia, free accompanied visit. Approximately 200 works from around 1950 to today are on display and are mainly paintings. Really interesting, I would like to delve deeper into both the authors and the works. There was also a temporary exhibition of Manuele Cerutti and photos of Silvia Rosi as part of Fotografía Europea. All free. Nice surroundings and friendly staff. Accessible to all. For the visit you need to book.”
 
“Esperienza interessante, visita accompagnata gratuita. Non ci sono barriere architettoniche e si può utilizzare un ascensore per salire ai piani superiori. Vi sono circa 200 opere esposte della collezione permanente ed oggi era possibile visitare la mostra temporanea di Manuele Cerutti più la mostra fotografica di Silvia Rosi nell’ambito di Fotografia europea.” 


Esempi di strategie enunciative visive

Soggettivazione forte nelle enunciazioni visive

Soggettivazione debole nelle enunciazioni visive

Oggettivazione forte nelle enunciazioni visive

Oggettivazione debole nelle enunciazioni visive