
La Galleria raccoglie la collezione d’arte di Luigi Parmeggiani. Tra le opere più pregiate: il Ritratto del Principe Carlos di Borbone di Herrera Barnuevo, precedentemente attribuito a Velázquez; il Trittico del XVI secolo oggi attribuito al maestro di Bruges e in passato riferito a Van Eyck; il Salvatore Benedicente di sicura attribuzione a El Greco.
Analisi delle valorizzazioni
La Galleria Parmeggiani si colloca, a livello enunciativo, in linea con la maggior parte degli altri luoghi analizzati, presentando una prevalenza di strategie di soggettivazione forte (40%). Le restanti strategie si distribuiscono in modo piuttosto equilibrato attorno al 20%, tra soggettivazione debole e oggettivazione.
Sul piano valoriale emerge una prevalenza della valorizzazione Pratica, presente nel 36% dei segmenti codificati, seguita da quella Ludico/Estetica (28%) e da quella Critica (25%). La valorizzazione pratica si articola attraverso strategie enunciative bilanciate, alternando modalità oggettivanti e soggettivanti.
Tra le sotto-valorizzazioni più significative spicca la categoria del luogo dove vedere cose, con 12 segmenti che fanno riferimento alla possibilità di fruire di beni culturali. A questa segue la categoria del luogo problematico, riscontrabile in 6 segmenti in cui si confrontano elementi positivi e negativi della visita.
La Galleria Parmeggiani è percepita innanzitutto come uno spazio-contenitore, al cui interno è possibile trovare una varietà eterogenea di oggetti. Vengono frequentemente menzionati:
dipinti/quadri (11 commenti);
mobili (5 commenti);
abiti (4 commenti);
sculture (3 commenti).
L’uso della forma discorsiva dell’elenco è ricorrente nei commenti, ed è funzionale a trasmettere la percezione di ecletticità e varietà della collezione:
“[…] Quadri sculture marmi elmi abiti .. di tutto un po’” (n°19);
“[…] la sua collezione che comprende mobili, tessuti e dipinti: in pratica 3 diverse collezioni” (n°18);
“Abiti d’epoca, oggetti sacri, mobili e soprammobili. Bellissime le sale con le opere fiamminghe, inglesi, spagnole […]” (n°2);
“Un originale palazzo, una curiosa ed originale collezione di oggetti più diversi: quadri, mobili, statue, abiti, scarpe, preziosi, ventagli, piatti, e tanto altro ancora. […]” (n°3).
Accanto alla dimensione eclettica, emergono con forza elementi critici, che mettono in luce alcuni aspetti problematici della visita. Tra i più ricorrenti, figurano i problemi di illuminazione:
“[…] pecca solo un po’ di luminosità […]” (n°1);
“[…] anche se è un po’ tutto troppo buio…” (n°2);
“Illuminazione da catacomba, in una sorta di percorso per iniziati che dalla sala dei costumi (ancora praticabile) conduce all’‘antro’ della Sala Escosura” (n°20).
Ulteriori criticità riguardano l’accessibilità e la fruibilità:
“Il risultato è che il visitatore, senza una guida che gli illustri l’origine e la storia della collezione, non è in grado di comprendere quello che ha davanti” (n°20);
“[…] purtroppo non abbiamo potuto fare la visita guidata in quanto l’incaricato era impegnato con altri turisti […]” (n°5).
Si segnalano, inoltre, problematiche relative ai servizi e all’accoglienza:
“[…] C’è la possibilità di una guida al costo di 4 € a persona, a mio avviso ed esperienza inutile […]” (n°7);
“[…] Una stella in meno solo x l’acidità dell’impiegata all’ingresso” (n°15).
Infine, un ulteriore elemento critico è costituito dalla presunta non autenticità degli oggetti esposti, che mina la percezione di valore del museo:
“Il regno del fake a partire dall’edificio di stile eclettico e non antico nonostante le apparenze […] Vestiti d’epoca raccolti dal Parmeggiani e i gioielli falsi che egli faceva fare copia di più antichi.” (n°7).
Nel complesso, la percezione prevalente della Galleria Parmeggiani è quella di uno spazio ricco di contenuti, ma segnato da ostacoli nella fruizione, che possono incidere sull’esperienza complessiva del visitatore. Manca una dimensione legata agli eventi e ai servizi, mentre l’interazione con il luogo appare vincolata da limiti materiali e organizzativi.
Sentiment and reputation analysis
Reputation
La reputazione della Galleria Parmeggiani emerge come generalmente positiva nei commenti dei visitatori. Collezione d’arte di qualità: I visitatori lodano la varietà e la rilevanza della collezione, che spazia da dipinti e sculture a oggetti medievali e abiti d’epoca. Alcuni menzionano opere di artisti famosi, come un dipinto attribuito a El Greco.
Il museo è percepito come un luogo con una forte valenza storica, grazie alla figura del suo fondatore, Luigi Parmeggiani, e alla curiosa storia della collezione, inclusi i legami con il mondo delle falsificazioni artistiche.
Il palazzo stesso, costruito in stile gotico-rinascimentale, è apprezzato sia per la sua bellezza esterna che per l’atmosfera interna, descritta come affascinante e capace di trasportare i visitatori indietro nel tempo.
Il fatto che l’ingresso sia gratuito è visto come un grande valore aggiunto, rendendo il museo accessibile e un’opportunità culturale apprezzata dai turisti.
Alcuni visitatori segnalano problemi con l’illuminazione in alcune sale e la mancanza di informazioni sufficienti sulle opere esposte, elementi che riducono la fruibilità e la comprensione della collezione. Inoltre, in un caso si lamenta l’atteggiamento del personale di accoglienza.
Sentiment
Valore sentiment dei commenti: 4.3
La Galleria Parmeggiani gode di una reputazione positiva, con i visitatori che lodano la sua offerta culturale e artistica. Tuttavia, alcune piccole criticità legate all’illuminazione e al servizio potrebbero essere migliorate per offrire un’esperienza ancora più completa e apprezzata.
La Galleria Parmeggiani gode anche di una buona reputazione, soprattutto per l’unicità della collezione e l’importanza storica del luogo. Tuttavia, vi sono margini di miglioramento per offrire un’esperienza ancora più completa e accessibile.
L’analisi del sentiment per la Galleria Parmeggiani evidenzia un’ampia maggioranza di commenti positivi e un forte apprezzamento per diversi aspetti del museo. I visitatori apprezzano principalmente la varietà e qualità della collezione d’arte, che include opere significative come dipinti, sculture, mobili e collezioni uniche (ad es. abiti francesi del XVIII secolo).
Inoltre i commenti sottolineano l’importanza storica del museo e il ruolo del suo fondatore, Luigi Parmeggiani, che aggiunge fascino e unicità all’esperienza e la suggestiva architettura del palazzo in stile gotico-rinascimentale, che da sola rappresenta un’attrazione.
L’esperienza immersiva e il viaggio nel passato che offre ai visitatori, che si sentono affascinati dalla storia e dall’arte.
Le critiche principali riguardano:
La scarsa luminosità in alcune sale, che potrebbe rendere difficile apprezzare pienamente le opere esposte.
Alcuni visitatori hanno trovato il personale poco accogliente, sebbene questo non abbia significativamente compromesso l’esperienza complessiva.
Mancanza di informazioni accessibili sulle opere esposte, che potrebbe migliorare l’esperienza educativa.
Esempi di strategie enunciative verbali
Soggettivazione forte nelle enunciazioni verbali
“Scovato quasi per caso. 12 sale di oggetti, mobili, quadri, vestiti collezionati da un personaggio sopra le righe in un palazzo bizzarro costruito nel centro di Reggio Emilia. Da non perdere.”
“Ci sono stato alcune volte, bellissima collezione di opere d’arte.”
“Visito nuovamente oggi, nella mia Reggio, la Galleria Parmeggiani, museo fra i più originali e curiosi, dalle enormi potenzialità (da cinque stelle), che versa in condizioni pietose (da una stella) e necessiterebbe di una radicale ristrutturazione: dall’esterno dell’estroso palazzo che la ospita (basta un colpo d’occhio ad esempio alla guglia della torre o a tutto il retro su via San Rocco) agli interni. Illuminazione da catacomba, in una sorta di percorso per iniziati che dalla sala dei costumi (ancora praticabile) conduce all'”antro” della Sala Escosura; cartellini delle opere d’arte a volte presenti e a volte no, oltreché incollati malamente; La Sala Spagnola, con alcuni dei pezzi migliori della collezione, chiusa da tempo. Il risultato è che il visitatore, senza una guida che gli illustri l’origine e la storia della collezione, non è in grado di comprendere quello che ha davanti. La conservazione dell’allestimento originale d’epoca non deve andare a scapito di fruibilità e accessibilità. Il visitatore deve sapere cosa sta guardando, oltre a riuscire, in primis, a vederlo e apprezzarne i dettagli. Si possono mantenere le caratteristiche lampade d’epoca anche dotando la galleria di punti luce adeguati e di impianto elettrico a norma. E sono decenni che la Galleria attende un adeguato apparato illustrativo dei pezzi della collezione.”
“La Galleria Parmeggiani houses an eclectic collection of artifacts – much like a time capsule. An easy walk from B&B Anna e Ricca, it is small with lots of surprises. I have visited a number of times and find something interesting and new each visit.”
Soggettivazione debole nelle enunciazioni verbali
“Intanto e gratuito. Sale al primo piano molto ben allestite (anche se è un po’ tutto troppo buio…). Abiti d’epoca, oggetti sacri, mobili e soprammobili. Bellissime le sale con le opere fiamminghe, inglesi, spagnole. Bellissime le opere di Ignacio Leon y Escosura. Al primo piano ci si rende conto della particolarità del palazzo con porte tondeggianti e finestre in stile medievale!”
“Galleria Parmeggiani , dove il tempo si è fermato, visitarlo è una esperienza unica , andare indietro nel tempo, bellissimi quadri che ti ipnotizzano, galleria da visitare mente rilassata. I esce con la consapevolezza del passato e di chi sei.”
“Affascinante la collezione di abiti francesi del XVIII secolo e la collezione di dipinti. Mostra comunque molto variegata!”
“Palazzo veramente eclettico, architettura che nn passa inosservata ed incuriosisce. Portale di ingresso ligneo colorato di rosso che attira subito il visitatore. Dentro un po’ cupo,esposizione di oggetti da WunderKammer che ospita la raccolta d’arte varia di Luigi Parmeggiani. Quadri sculture marmi elmi abiti .. di tutto un po’. Sicuramente varia e da scoprire, anche per la storia che c’è dietro…”
Oggettivazione forte nelle enunciazioni verbali
“Un palazzo in centro a Reggio Emilia in stile gotico-rinascimentale, fatto costruire da Luigi Parmeggiani tra il 1925 e il 1928 (su progetto dell’ingegnere reggiano Ascanio Ferrari) per ospitare la sua raccolta d’arte. All’interno della Galleria Parmeggiani sono visitabili solo il Salone centrale, la Sala dei gioielli, la Sala delle armi e le Sale Escosura. Un luogo interessanteL’entrata è gratuita”
“Piccolo museo dono della famiglia Parmeggiani al Comune di Reggio Emilia, che lo ha aperto gratuitamente al pubblico. Ospita una interessante collezione pittorica (tra cui un El Greco), una di abiti d’epoca e una ancora più particolare di preziosa oggettistica medievale.”
“Luogo in cui regna l’eclettismo e si trovano assieme capolavori e oggetti di uso quotidiano. Sicuramente da visitare”
“La Galleria Parmeggiani è un museo di Reggio Emilia. Esternamente l’edificio ha una linea gotica-rinascimentale che ricorda gli stili francese e spagnolo. La costruzione risale al 1924 su volere di Luigi Parmeggiani e serviva per ospitare la sua collezione che comprende mobili, tessuti e dipinti: in pratica 3 diverse collezioni, raccolte tra fine ottocento e inizio ‘900.”
Oggettivazione debole nelle enunciazioni verbali
“Un palazzo davvero particolare, da fuori ha qualcosa di “magico”! Le varie sale interne sono riccamente decorate, sono ospitate collezioni ottocentesche di vario genere, tra dipinti, sculture e mobilio. Ben tenuto, pecca solo un po’ di luminosità. Vale assolutamente la visita, per lo più gratuita”
“In un originale palazzo, una curiosa ed originale collezione di oggetti più diversi : quadri, mobili, statue, abiti, scarpe, preziosi, ventagli, piatti, e tanto altro ancora. Originale anche il suo “organizzatore”, un uomo dalla vita burrascosa e complicata, che raccoglieva cimeli d’epoca, ma produceva anche “falsi” d’autore.”
“La Galleria Parmeggiani a Reggio Emilia è un luogo speciale con molte opere d’arte importanti. Luigi Parmeggiani, un pittore e collezionista, l’ha fondata. La collezione include dipinti famosi come un ritratto di un principe, un trittico antico e una scena religiosa di un artista spagnolo. Luigi aveva un amico, Escosura, un pittore spagnolo, e insieme hanno aperto una Galleria a Londra e Parigi, vendendo oggetti antichi e anche alcuni falsi. Dopo la morte di Escosura, Parmeggiani ha continuato a vendere falsi, cambiando il suo nome. Nel 1924, lui e sua moglie sono tornati a Reggio Emilia con una grande collezione d’arte e hanno costruito un palazzo per la Galleria. Nel 1932, hanno venduto la Galleria al Comune. Luigi è morto nel 1945 e sua moglie nel 1954. La Galleria Parmeggiani è ora un luogo speciale che conserva la sua storia e molte opere d’arte importanti.”
“Un palazzo davvero particolare, da fuori ha qualcosa di “magico”! Le varie sale interne sono riccamente decorate, sono ospitate collezioni ottocentesche di vario genere, tra dipinti, sculture e mobilio. Ben tenuto, pecca solo un po’ di luminosità. Vale assolutamente la visita, per lo più gratuita!”
Esempi di strategie enunciative visive
Soggettivazione forte nelle enunciazioni visive
Nessuna occorrenza
Soggettivazione debole nelle enunciazioni visive


Oggettivazione forte nelle enunciazioni visive

Oggettivazione debole nelle enunciazioni visive

