Musei Civici

La storia di Palazzo dei Musei inizia otto secoli or sono, esattamente nel 1256 quando i francescani, per concessione del vescovo Guglielmo Fogliani, si insediano presso la chiesa di San Luca e il contiguo palazzo imperiale, in uso come sede vescovile a partire dal 1195. La trasformazione da palazzo in convento avverrà qualche decennio più tardi. Nel corso dei secoli il convento prende forma, prima sviluppandosi su due piani e intorno a un grande chiostro porticato, quindi dotandosi di un grande spazio adibito a orto e circondato da un muro di cinta. L’aspetto con cui lo conosciamo ora, è dovuto a un grande rifacimento nei primi decenni del Settecento.

Analisi delle valorizzazioni

I Musei Civici (Palazzo dei Musei) si collocano, a livello enunciativo, in una posizione intermedia rispetto agli altri luoghi analizzati: il 55% dei commenti adotta una strategia di soggettivazione forte, impiegando la prima persona per descrivere l’esperienza di visita. Il restante 40% si distribuisce tra strategie di soggettivazione debole e di oggettivazione debole, caratterizzate da descrizioni che, pur mantenendo una componente soggettiva, si esprimono attraverso aggettivazioni legate in diverso modo al punto di vista dell’enunciatore.
Dal punto di vista valoriale, le valutazioni espresse nei commenti risultano piuttosto equilibrate tra le principali categorie: Ludico/Estetico (31%), Pratico (28%) e Critico (26%), con una presenza più contenuta della valorizzazione Utopica (15%). Come mostra il quadrato semiotico, una caratteristica distintiva dei Musei Civici è la frequente presenza di valorizzazioni miste, con pochi commenti riconducibili a una sola categoria valoriale. In particolare:

10 commenti presentano elementi sia Ludico/Estetici sia Critici;
8 commenti combinano le valorizzazioni Ludico/Estetica e Pratica o Pratica e Critica.

Le sotto-valorizzazioni confermano la ricorrenza di tre principali categorie, ciascuna legata alle macro-tipologie valoriali. I Musei Civici sono percepiti:
nel loro valore pratico come luoghi dove vedere cose (11 sezioni di commento fanno riferimento a beni culturali o altri oggetti da osservare o fruire);

nel valore critico come luoghi economici (11 sezioni menzionano la gratuità dell’ingresso o un buon rapporto qualità/prezzo);

nel valore estetico come luoghi della bellezza (9 commenti evidenziano la qualità estetica delle collezioni, proiettando tali valori sugli oggetti esposti, piuttosto che sul piacere soggettivo suscitato).

Una sotto-valorizzazione meno frequente, ma significativa dal punto di vista identitario, è quella dei luoghi in cui perdersi, presente in 6 sezioni. Essa si manifesta nella narrazione di scoperte casuali, nella raccomandazione a non perdere l’occasione di visitarli, o nella descrizione del museo come spazio capace di deviare i piani del visitatore. Alcuni commenti testimoniano infatti come l’ampiezza e la varietà delle collezioni abbiano sorpreso i visitatori, inducendoli a modificare il proprio programma di visita:
“[…] Ci sono andato ieri in occasione di ‘Fotografia Europea’ per vedere una mostra ma entrando ho cambiato i miei piani e mi sono dedicato dapprima a ciò che non mi aspettavo e poi al motivo stesso della mia visita. […] E solo all’ultimo piano la bellissima mostra fotografica che volevo visitare e che è stata la giusta conclusione di una visita di circa 4 ore…” (n°18);

“Centinaia e centinaia di cose da vedere… animali… fossili… oggetti da mondi lontani… oggetti da tempi antichi… ci si potrebbero passare ore ed ore e non si finirebbe comunque di guardare… con stupore e curiosità […]” (n°20).

Altri commenti mettono invece in luce come il museo sia stato scoperto per caso, durante una passeggiata in città:
“We walked to the piazza and noticed there was a festival happening there and then walking around we noticed the museum so we thought we would have a look here before walking over […]” (n°7).

Sentiment and reputation analysis

Reputation

La reputazione del museo è molto positiva grazie a vari fattori chiave:

Qualità della collezione: La diversità e l’unicità delle collezioni vengono citate frequentemente come un punto di forza. Reperti archeologici, animali imbalsamati e oggetti etnografici sono tra le esposizioni più lodate. La capacità del museo di raccontare una storia locale e globale viene apprezzata come un aspetto distintivo.

Inclusività e accessibilità: La politica di ingresso gratuito è ampiamente apprezzata dai visitatori, che percepiscono il museo come un luogo aperto e accessibile a tutti. Questo aspetto rinforza l’immagine del museo come istituzione pubblica impegnata nella diffusione della cultura.

Rinnovamento e modernizzazione: Diversi commenti notano il lavoro di ristrutturazione e rinnovamento delle collezioni, segnalando che i Musei Civici stanno cercando di mantenersi rilevanti e al passo con i tempi, integrando elementi moderni e storici.

Collegamento con la comunità locale: Alcuni commenti evidenziano il ruolo del museo nel preservare e promuovere la storia e il patrimonio locale. Viene apprezzato anche il coinvolgimento con eventi locali come la “Fotografia Europea” e le iniziative per bambini come Internazionale Kids, che aumentano la connessione con il territorio.

Criticità minori:

Nonostante il sentiment generale sia molto positivo, vi sono alcune osservazioni su piccole criticità:

Accesso limitato a certe sezioni: Alcuni visitatori hanno lamentato che alcune parti del museo, come il terzo piano, erano chiuse per ristrutturazione.
Tempo limitato: Alcuni visitatori esprimono il rammarico di non aver avuto abbastanza tempo per esplorare completamente il museo, suggerendo che ci vogliono diverse ore per apprezzarlo appieno.

Sentiment

Valore sentiment dei commenti: 4.6
I Musei Civici di Reggio Emilia sono apprezzati per la loro ricchezza culturale, la gratuità dell’accesso, e il loro valore educativo, con una reputazione solida e positiva all’interno della comunità locale e tra i turisti stranieri.

La maggior parte dei commenti sui Musei Civici di Reggio Emilia esprime un sentiment fortemente positivo, evidenziando vari aspetti dell’esperienza museale che sono molto apprezzati dai visitatori. Alcuni dei sentimenti principali che emergono sono:

Molti visitatori sottolineano la ricchezza e la diversità delle collezioni, che spaziano da reperti archeologici a animali imbalsamati, mostre fotografiche e manufatti etnografici. Queste collezioni sono percepite come ben organizzate e affascinanti, con descrizioni che variano tra “un tuffo nel passato” e “un viaggio nel tempo”.

I commenti evidenziano il valore educativo del museo, con visitatori che esprimono soddisfazione per l’offerta culturale accessibile sia ai bambini che agli adulti. Anche l’inclusione di attività didattiche e laboratori interattivi è molto apprezzata.

Un aspetto largamente lodato è la gratuità dell’ingresso, che contribuisce ad accrescere il valore percepito del museo. Questo rende il museo accessibile a un pubblico più ampio e viene interpretato come un gesto di inclusività culturale.

Molti visitatori descrivono il museo come un luogo che evoca emozioni, con un’atmosfera che trasporta il visitatore in altre epoche. La struttura stessa, spesso descritta come “antica” o “imponente”, aggiunge un ulteriore elemento di fascino.


Esempi di strategie enunciative verbali

Soggettivazione forte nelle enunciazioni verbali

“The Permanent collection is something I haven’t seen anywhere else. It is so special. It is a well kept collection that span from anthropology through science. This collection is free to visit. In the temporary area was there was a collection from the famous and local photographer Luigi Ghirri. The exhibition set up and lighting were well done.”

“Siamo entrati un’ora prima della chiusura, quindi non abbiamo visto molto, però merita. Torneremo quanto prima. Tra l’altro, entrata libera.”

“Ci sono stata ieri e purtroppo il terzo piano, in cui non sono mai stata, era chiuso per ristrutturazione ma tutto il resto è veramente bello e curato!!! Ci tornerò ancora.”

“Bellissime collezioni tutte da scoprire, con reperti archeologici di vario tipo, animali imbalsamati, i resti di una balena e una serie di reperti davvero affascinanti. Apprezzato la possibilità di visitare il museo gratuitamente durante il weekend di Internazionale Kids.”

Soggettivazione debole nelle enunciazioni verbali

“Storia locale, animali impagliati, esposizioni d’arte. Il tutto in un palazzo antico, ampio, molto bello. Bellissima e molto affascinante la parte sugli animali – sembra di stare in un’altra epoca. A tratti, sembra un po’ un deposito.”
 
“A striking museum by today’s standards. Classic collection of collected objects from all over the world (raccolta di baron etc etc). The collection includes hunting objects, utensils from all over the world, but also a very extensive collection of stuffed animals from all over the world. A collection and way of exhibiting that takes you back in time. Very worthwhile. Parts of the ground floor are provided with posters that place the modern (climate/temperature/urbanization) problems in this perspective. The upper floor shows a modern form of museum where old and new come together. The large photo exhibition regarding Green Facilities in cities could attract less our attention. The collection of medieval panels and paintings are impressive and beautiful in composition and color. Very beautiful and special museum.”
 
“Palazzo di tre piani. Appena si entra, ci si trova in un bellissimo atrio, con tantissimi mosaici. Lì, danno le informazioni per la visita.Visita che è gratuita, tutti i gg della settimana. Si inizia visitando una raccolta di materiali preistorici, per poi passare a raccolte zoologiche, anatomiche, ecc. Molto interessante lo scheletro di balena. Bellissimo il portico dei marmi. Poi si sale al piano superiore, dove si visita la storia del territorio reggiano. L’ultimo piano è dedicato alle mostre temporanee. Per visitarlo tutto servono più di 3 ore, ma ne vale la pena.”

“Bellissime esposizioni, che uniscono passato, presente e futuro della storia di Reggio Emilia e dell’Emilia. Ancora più consigliato perché gratuito: la cultura deve essere accessibile a tutt* “

Oggettivazione forte nelle enunciazioni verbali

“Questo museo, molto variegato ed eterogeneo, ospita alcune collezioni storiche di animali imbalsamati provenienti da tutto il mondo. Questi sono gli oggetti che richiamano maggiormente l’attenzione, essendo quelli esibiti al pian terreno. Dopo la galleria degli animali c’è un salone dedicato all’archeologia del territorio. Ai piani superiore è invece attualmente allestita una mostra fotografica dedicata a Luigi Ghirri, fotografo reggiano di fama mondiale. L’ingresso al museo e alla mostra è gratuito.” 

Oggettivazione debole nelle enunciazioni verbali

“Going with children to visit the Civic Museums of Reggio Emilia is fascinating. Animals, Roman marbles, strange things, weapons, ethnographic collections, flowers, and skeletons … One hundred stories not to be missed!”
 
“Musei Civici is a special place where you can find something belonging to the far past which gives you a sense of melancholy: stuffed animals, shells, Roman headstones, memories of ancient times of our territory. Everything is perfect; it’s a jump into a fantastic world. Moreover, Musei Civici is free of charge.”


“On a rainy day, we invested an hour browsing in this thorough ethnographic museum. There are many galleries displaying stuffed animals,, artifacts from various explorers’ expeditions; examples of archeological finds, old coins, samples of minerals, etc. Some displays have English translations. The old building itself is quite attractive. All in all, a treasure trove of collections worth putting into the public domain.”

“Con l’inaugurazione del piano secondo di Palazzo dei Musei i Musei Civici concludono un lungo percorso di ripensamento delle proprie collezioni, di quelle di proprietà statale in deposito e del significato che il museo ha acquisito all’interno della comunità, nel contesto di un mondo sempre più complesso e mutevole. Un decennio di lavoro corale in cui Italo Rota e i curatori delle raccolte hanno attivato il patrimonio del Museo in un dialogo continuo tra visioni espositive, esigenze scientifiche, sollecitazioni partecipative. Nel nuovo allestimento il visitatore è invitato a immergersi in un grande Archivio dei beni comuni: un approccio che organizza i materiali attraverso pluralità di livelli narrativi, connessioni spazio-temporali, incontro tra i mondi e le discipline. È questo l’immaginario del Nuovo Museo, lo spazio condiviso della collettività del XXI secolo, dove storia, cultural heritage, immagini e tecnologia condividono uno spazio e un’idea di futuro.”


Esempi di strategie enunciative visive

Soggettivazione forte nelle enunciazioni visive

Soggettivazione debole nelle enunciazioni visive

Oggettivazione forte nelle enunciazioni visive

Oggettivazione debole nelle enunciazioni visive